I Grandi vini rossi Italiani sono tra i più cercati nel mondo .
Questo è il dato che nel mese di maggio Wine Searcher(n.1 in termini di ricerca e comparazione vini a livello mondiale) ha diffuso tramite la sua “Top 100 Most Searched-For Wines” .
Tenendo conto dell’andamento iniziale del 2019 non proprio brillantissimo per il mercato dei fine wine (fonti fornite dagl’indici del Liv-Ex), la bistrattata Italia può gongolare un pò godendosi una piccola “golden age”.
Tornando alla “Top 100 Most Searched-For Wines” di Wine-Searcher, si sono viste ben 5 delle nostre premium label tra i 15 vini più ricercati al mondo.
E non finisce qui perchè, occupiamo il primo ed il terzo gradino del podio assoluto con l’iconicoSassicaia della Tenuta San Guido, e l’Ornellaia di Frescobaldi(completa il podio un mostro sacro come Chateau Mouton Rothschild).
Ai piedi del podio, un altro grande di Francia e Bordeaux, Chateau Lafite Rothschild, che precede ancora un simbolo del tricolore enoico e toscano, il Solaia di Antinori.

Il dualismo italo-francese continua ancora perchè se al n. 6 c’è uno degli Champagne più prestigiosi (e buoni) al mondo, il P2 Plenitude di Dom Perignon, al n. 7 c’è il vino italiano maggiormente “battuto” nelle grandi aste internazionali, ovvero, il Masseto (sempre proprietà Frescobaldi, ma da poco posizionato nella sua nuova “casa”).
La top ten viene chiusa da un trittico di grandi champagne con il Blanc de Blancs Millesimè di Ruinart, il Brut di Dom Perignon, ed il Rosè di Jacques Selosse.
Appena fuori, al n. 11, il Montiano di Falesco, la storica tenuta laziale della Famiglia Cotarella (Riccardo Cotarella, presidente di assoenologi, è uno degli nomi più famosi del panorama enoico italiano), ed a seguire troviamo il Tignanello di Antinori al n. 33 ed ilBarolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno al n. 73.
E’ chiaro, e non è la prima volta che accade, che la classifica, nel suo complesso numerico , sia dominata dalla Francia che nel mondo continua a spopolare con i grandi Chateau di Bordeaux e qualche altro “giocattolo” presente nelle varie proprietà di gruppi francesi come LVMHo KERING.
Ma è altrettanto evidente questo nostro piccolo primato che, anche se temporaneo, indica chiaramente che ci siamo ed il segnale è bello forte sia per i fine wine del Belpaese che per il settore nel suo complesso.
A Presto
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